Lavorare con gli adolescenti è un viaggio verso l’ignoto, l’esplorazione di un percorso di evoluzione identitaria in presa diretta.
Erik Erikson, psicoanalista noto per i suoi studi sullo sviluppo, scrisse che l’adolescenza è una fase di passaggio tra “il non più e il non ancora”.
Non si appartenere più al mondo dell’infanzia e non ancora al mondo degli adulti.
Ciò spesso comporta una vera e propria rivoluzione fisica, emotiva e relazionale per chi si trova a vivere questa fase della vita.
In questo periodo l’adolescente può aver bisogno di confrontarsi con una figura adulta e capace di sostenerlo nell’affrontare le numerose sfide evolutive, ma che non appartenga direttamente al nucleo familiare, da cui si comincia ad emanciparsi.
La psicoterapia aiuta l’adolescente a mettere in parola emozioni, pensieri, sogni e desideri che sono spesso vissuti come segreti o inaccettabili.
Il colloquio clinico per adolescenti e preadolescenti diviene dunque uno spazio protetto e non giudicante in cui sperimentarsi e individuarsi.
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